Fibra alimentare
Perchè è importante assumerla quotidianamente?
Quali sono le fonti principali?
Spesso sentiamo dire che sia necessario assumere una determinata quantità di fibra alimentare durante la giornata.
Ci siamo mai domandati il perchè sia necessario? E se convenga o meno assumerne una determinata quantità?
DEFINIZIONI:
Andando nel corso degli anni la definizione di fibra è cambiata:
– Anni 50′-70′ la Fibra era definita come come facente parte di quei componenti vegetali resistenti all’idrolisi enzimatica.
– Secondo Palacio e Rombeau la Fibra veniva definita come gruppo di polissaccaridi non digeribili (non amidacei) identificabili come componenti strutturali e non strutturali degli organismi vegetali (Fig. 1)
– Classificazione secondo il “Paris Carbohydrate Group” distingue la fibra alimentare come potenzialemente composta da OLIGOSACCARIDI e POLISACCARIDI quindi in base al grado di polimerizzazione (Fig.2).
– Classificazione secondo la solubilità in acqua che le divide in fibre INSOLUBILI, fibre SOLUBILI, fibre MISTE (Fig. 3)
– Classificazione della fibra secondo la FERMENTABILITA’
Quindi la fibra si può generalmente definire come la parte della pianta che resiste alla digestione e all’assorbimento da parte del nostro intestino e viene totalmente o parzialmente fermentata a livello intestinale.
APPORTO RACCOMANDATO DI FIBRA
I livelli di assunzione raccomandata giornaliera di fibra secondo i LARN sono di 25g/die per una persona con un apporto energetico anche minore di 2000kcal (in realtà la media della popolazione adulta ne consuma circa la metà).
In età evolutiva viene considerata come minima un’assunzione di fibra di circa 8,4g/1000kcal
Valori giornalieri raccomandati di fibra per età (EFSA) | ||||||
Tipo di Fibra | Età | Valori raccomadati | ||||
Bambini | 1-3 anni | 10 (g/die) | ||||
Bambini | 4-7 anni | 14 (g/die) | ||||
Bambini | 7-10 anni | 16 (g/die) | ||||
Ragazzi | 11-14 anni | 19 (g/die) | ||||
Ragazzi | 15-17 anni | 21 (g/die) | ||||
Adulti | > 18 anni | 25 (g/die) |
CONTENUTO IN FIBRA DEI PRINCIPALI ALIMENTI PER 100g DI PRODOTTO
Il quantitativo di fibra è alimento specifico.
Riportiamo qui di seguito una tabella riassuntiva del quantitativo di fibra per 100g di prodotto edibile.
Contenuto in fibra di alimenti | |
Tipologia Cibo | Range Totale (g) |
FRUTTA FRESCA |
Anguria 0,2 |
FRUTTA SECCA |
Pesche secche 3,0 |
VERDURE E ORTAGGI |
Fiori di zucca 0,5 |
LEGUMI |
Fagiolini 3,0 |
LEGUMI SECCHI |
Soia 11,1 |
TUBERI |
Patata 2,0 |
CEREALI (FARINA) |
Farina 00 0,84 |
RISO |
Riso 1,0 |
CRUSCA |
Di frumento 42,4 |
FUNGHI |
Prataioli 1,7 |
GOMME |
Agar-agar 81,1 |
Food Composition and Nutrition Tables, Souci – Fachmann – Kraut
Vegetables, Herbs and Spices, The Composition of Foods MacCance & Widdowson’s • Composizione degli Alimenti, INRAN
Banca Dati di Composizione degli Alimenti, Istituto Europeo di Oncologia, Milano
EFFETTI E AZIONI FISIOLOGICHE DELLA FIBRA ALIMENTARE
Fibra INSOLUBILE:
– Non digeribile
– Capacità di aumentare la massa fecale
– Aumento motilità intestinale
Fibra SOLUBILE:
– Digeribile dai batteri
– Produzione acidi grassi a catena corta (SCFA)
– Effetto sulla massa batterica e sul pH endoluminale
– Assorbimento di acqua e quindi aumento della massa fecale
SCFA: perché sono così importanti?
Molto spesso, in relazione al termine prebiotico, si sente nominare in termine SCFA.
La correlazione viene spesso data per scontata, ma perché questi acidi grassi a catena corta sono così fondamentali?
Sono prodotti a livello colico e vengono assorbiti dalla mucosa e svolgono principalmente tre funzioni:
1) Stimolano e aumentano la produzione della mucosa colica (questo dato si riscontra anche nell’aumentata attività DNA e RNA correlata dei villi intestinali).
2) Regolazione e modulazione del contenuto endoluminale in relazione al pH.
3) Modulazione delle funzioni dell’intestino crasso.
IN SINTESI
Considerando tutte le funzioni della fibra appena elencate ne si denota l’importanza cruciale nella nostra alimentazione.
Dovremmo sempre garantire quindi una quantità minima giornaliera.
Gli effetti della fibra sono molteplici sia nella moduluzione positiva della risposta del nostro intestino sia in campo preventivo: va considerato infatti che si comincia a considerare l’importanza della fibra soprattutto grazie agli studi di Burkit negli anni 70 sulla prevenzione dei tumori gastrointestinali.
La fibra prebiotica sembra avere un ruolo fondamentale persino nella nutrizione enterale, nella quale è ancor di più fondamentale l’assorbimento dei nutrienti e la stimolazione delle cellule dell’apparato intestinale.
C’è da ricordare però che tutti i preboitici sono fibre mentre non tutte le fibre sono prebiotici, quindi non tutta la fibra alimentare che ingeriamo durante il giorno funge da substrato fermentativo per la flora batterica intestinale.
In campo ambulatoriale capita molto spesso di trovare pazienti a cui sostanzialmente frutta e verdura non piace.
E’ importante anche per questi motivi conoscere i fabbisogni di fibra di ogni individuo, capirne eventualmente le carenze in modo da riuscire a fornire la corretta “terapia”.
Come visto sopra, la fibra prebiotica stimola il trofismo (quindi la riproduzione e il ricambio cellulare) degli enterociti (le cellule del tratto gastrointestinale). Si capisce quindi come una carenza di fibra prebiotica nella dieta possa causare uno scompenso o comunque una funzione fisiologica deficitaria.
Alcuni pazienti forniscono spunti in anamnesi (diarrea, sititichezza, stanchezza persistente, astenia, difficoltà digestive, gastrite, colite, colon irritabile, IBS, morbo di chron) che dovremmo e potremmo essere in grado di collegare a una mancanza di fibra nell’alimentazione.
Diventa quindi importantissimo avere un approccio olistico, che non si soffermi solamente al sintomo e alla cura dello stesso tramite unn farmaco, ma alla vera ricerca della causa. In caso contrario la cura risulterà sempre effimera.
BIBLIOGRAFIA